Fondazione

19 novembre 1856

Informazioni Generali

Nel 1968 il “Burlo Garofolo” è stato designato dal Ministero della Salute come uno dei 49 Istituti “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” (IRCCS).

Il Burlo Garofolo, in quanto ospedale di alta specializzazione di rilievo nazionale e in coerenza con gli indirizzi del Piano Sociosanitario Regionale, garantisce l’assistenza ad alta complessità e specialità per l’area materno-infantile in ambito regionale, nazionale e internazionale, in rete con le strutture di Pediatria e Ostetricia-Ginecologia regionali e con gli Ospedali Pediatrici italiani.

Garantisce inoltre l’assistenza materno-infantile di base e ginecologica per l’area triestina, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste.

Coerentemente con le Direttive del Ministero della Salute e in rete con gli altri IRCCS, svolge attività di ricerca clinica traslazionale e gestionale in ambito materno-infantile, rappresentando il riferimento per la Regione Friuli Venezia Giulia nella definizione delle politiche sanitarie in questo ambito.

La sua ricerca trae obiettivi e nuovi stimoli dall’attività clinica così come dall’epidemiologia clinica e mira a trasferire il prodotto di nuove conoscenze, nuove tecnologie e nuovi modelli di assistenza al Servizio Sanitario Nazionale.

Il Burlo, in quanto sede di riferimento per il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute dell’Università degli Studi di Trieste per l’ambito materno-infantile, garantisce l’integrazione delle attività di assistenza, didattica e ricerca, contribuendo al raggiungimento delle finalità proprie dell’Università.

Il governo della rete regionale materno-infantile avviene attraverso modelli gestionali e organizzativi innovativi che prescindono dalla necessità di gestire tutte le attività assistenziali direttamente presso il Burlo:

  • Spostando i pazienti;
  • Spostando i professionisti;
  • Spostando le informazioni;
  • Definendo linee guida/protocolli/PDTA condivisi;
  • Svolgendo attività formativa;
  • Coinvolgendo non solo la rete ospedaliera, ma anche le strutture “territoriali”, compresi i PLS/MMG della Regione;
  • Coordinando la ricerca clinica e le attività progettuali in ambito materno-infantile.

Numero posti letto

136 posti letto

Dipartimenti

Numero e tipologia di Dipartimenti.
In coerenza con il mandato istituzionale del Burlo, le attività di assistenza e ricerca sono svolte da tutte le strutture sanitarie aziendali e sono strettamente integrate con la didattica in particolare nelle strutture universitarie, e pertanto di norma non può essere operata una separazione fra strutture che svolgono esclusivamente attività di ricerca o di assistenza. Ne consegue che le strutture sanitarie sono incardinate in Dipartimenti “misti” che afferiscono per la loro attività sia alla Direzione Sanitaria che alla Direzione Scientifica, per gli ambiti di rispettiva competenza.
L’Istituto adotta un modello organizzativo a matrice, che prevede strutture dipartimentali che aggregano strutture complesse e semplici e piattaforme e aree assistenziali o tecnico-assistenziali, che coordinano e adeguano piani di lavoro e attività con i programmi integrati di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.
Sono presenti quattro Dipartimenti clinici e uno amministrativo:
1. Dipartimento di Pediatria;
2. Dipartimento Materno-neonatale e delle Terapie Intensive;
3. Dipartimento di Chirurgia;
4. Dipartimento dei Servizi e della Diagnostica avanzata;
5. Dipartimento della Gestione Tecnico-Amministrativa.

Servizi offerti

Dipartimento di Pediatria

  • Clinica Pediatrica
  • Pediatria d’urgenza e Pronto soccorso pediatrico
  • Oncoematologia pediatrica
  • Neuropsichiatria infantile

 

Dipartimento Materno-neonatale e delle Terapie Intensive

  • Clinica Ostetrica e Ginecologica
  • Neonatologia
  • Anestesia e Rianimazione
  • Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Procreazione Medicalmente Assistita
  • S.S.D. Gravidanza a rischio
  • Medicina Fetale e Diagnostica Prenatale

 

Dipartimento di chirurgia

  • Chirurgia
  • Oculistica
  • Ortopedia e Traumatologia
  • Otorinolaringoiatria e Audiologia
  • S.S.D. Urologia Pediatrica
  • S.S.D. Odontostomatologia

 

Dipartimento dei Servizi e della Diagnostica avanzata

  • Genetica Medica
  • Radiologia Pediatrica
  • Epidemiologia clinica e Ricerca su Servizi Sanitari
  • Laboratorio di Diagnostica Avanzata Traslazionale
  • Diagnostica Avanzata Microbiologica Traslazionale

 

Altri servizi

  • Accoglienza e Servizi di foresteria
  • Mediazione culturale
  • Scuola in ospedale
  • Servizio religioso
  • Associazioni di Volontariato e animazione
  • Ufficio per la Continuità assistenziale
  • Bar e uso mensa per i genitori

Eccellenze

Il Dipartimento di Pediatria comprende le specialità pediatriche mediche. In coerenza con la missione dell’IRCCS il Dipartimento di Pediatria opera secondo modelli assistenziali basati sull’integrazione in tempo reale delle competenze e degli interventi specialistici sul singolo paziente, sull’applicazione diretta dei risultati della ricerca e sull’umanizzazione delle cure.
Tutte le attività assistenziali vengono erogate con piena attenzione alla prevenzione e cura del dolore (da malattia e da procedura diagnostica). L’Istituto ha, inoltre, maturato specifiche competenze nel trattamento delle malattie rare dei minori con un approccio multispecialistico in un tempo unico di erogazione delle prestazioni. Per l’assolvimento di questi compiti il Burlo si avvale di una diagnostica avanzata clinica e di laboratorio e di diagnostica per immagini ad alto contenuto tecnologico.
Il Dipartimento Materno Neonatale e delle Terapie Intensive si configura come struttura di coordinamento sovraordinata alle strutture complesse e semplici dipartimentali che costituiscono l’area ostetrico – ginecologica e, per ragioni di unitarietà disciplinare, l’area neonatologica e delle terapie intensive.
Tali strutture, tra loro complementari, afferiscono al dipartimento per gli aspetti gestionali delle attività cliniche, assistenziali e di ricerca scientifica, mantenendo, tuttavia, la propria autonomia, indipendenza e responsabilità attraverso l’integrazione funzionale e organizzativa delle risorse complessivamente assegnate.
Il Dipartimento svolge attività di prevenzione, diagnosi, cura ed assistenza relative a:
– il percorso nascita (ostetricia di I e II livello, diagnostica fetale e prenatale, neonatologia di I e II livello, con unità di terapia intensiva neonatale), per le quali sono riconosciute dal progetto obiettivo regionale materno-infantile specifiche attribuzioni esclusive;
– il trattamento delle patologie ginecologiche;
– le tecniche di procreazione medicalmente assistita;
– lo screening metabolico neonatale esteso;
– le tecniche anestesiologiche per le sale operatorie delle diverse specialità chirurgiche pediatriche e della ginecologia ed ostetricia;
– le procedure antalgiche e anestesiologiche della Sala parto.
Il Dipartimento di Chirurgia comprende alcune specialità chirurgiche pediatriche dedicate all’assistenza, alla ricerca e allo sviluppo di tecniche altamente qualificate, prevalentemente mini-invasive, dedicate a pazienti in età 0-18 anni.
L’Audiologia è riferimento regionale per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento protesico, chirurgico (impianti cocleari ed impianto di protesi ancorate all’osso) e riabilitativo delle ipoacusie e delle sordità infantili. Presso la struttura di ortopedia si esegue il trattamento e lo studio della scoliosi, del piede torto congenito e della displasia congenita delle anche . La Struttura Complessa di Chirurgia si dedica alla cura di tutte le patologie chirurgiche dei bambini, dall’età prenatale fino all’adolescenza ed è l´unica struttura con queste finalità riconosciuta come HUB dalla regione Friuli Venezia Giulia.
Il Dipartimento opera secondo modelli assistenziali basati sull’integrazione delle competenze per affrontare condizioni patologiche d’urgenza e per trattare specifiche patologie congenite e acquisite, anche neoplastiche.
Sono sviluppate tecniche anestesiologiche appropriate per ogni fascia di età e curati con attenzione gli aspetti legati all’analgesia per tutte le tipologie di pazienti trattati.
In considerazione dei bisogni sanitari dei pazienti, inclusi quelli legati alle fasi post-operatorie, alla riabilitazione ed alla rieducazione funzionale, sono garantiti i necessari collegamenti per favorire la continuità assistenziale post-dimissione.
Il Dipartimento dei Servizi e della Diagnostica avanzata riunisce le strutture nelle quali si intende sviluppare la ricerca di base e la diagnostica sperimentale e avanzata nonché la funzione di guida alle sperimentazioni cliniche, ricomprendendo in tali ambiti sia la struttura di radiologia ad indirizzo pediatrico, come pure le strutture più tipicamente connesse ad attività di diagnostica e ricerca di laboratorio con le rispettive diverse branche di attività specialistica. Esso ricopre pertanto un’area di attività propria delle funzioni di IRCCS dedicata alle attività di supporto tecnologico e scientifico e di sostegno alla ricerca di base legata alle specificità cliniche di area materno-infantile.

Progetti

La rete pediatrica del Friuli Venezia Giulia

A partire dal 2016 l’Istituto coordina i lavori per l’istituzione della rete pediatrica regionale, formalmente recepita con la DGR 730 del 21 marzo 2018 ad oggetto “Attivazione della Rete Pediatrica del Friuli Venezia Giulia”.

I principi su cui si basa sono i seguenti:

  • approccio integrato ai percorsi pediatrici nelle singole realtà territoriali, facilitando il corretto accesso ai percorsi nelle singole strutture che compongono la rete e attuando modalità di approccio clinico integrato alla patologia pediatrica con la definizione di percorsi inter-specialistici ospedalieri e con un raccordo sempre più stretto con il territorio e i Pediatri;
  • utilizzo ottimale delle competenze professionali, predisponendo la logistica e l’organizzazione per le patologie pediatriche di maggiore impegno clinico assistenziale, facilitando il passaggio di informazioni, conoscenze, metodologie e protocolli all’interno della rete regionale e coordinando le attività sanitarie dei professionisti non specialisti in pediatria che concorrono funzionalmente ai percorsi intra ed inter-aziendali di pediatria;
  • valutazione quali/quantitativa delle attività svolte: prestazioni erogate e applicazione dei percorsi e dei protocolli clinici ed operativi adottati dalla rete.

L’obiettivo principale della definizione della Rete Pediatrica Regionale, che vede integrato l’ambito ospedaliero e quello territoriale, è quello di garantire lo stesso, elevato, livello di salute, a tutti i bambini e gli adolescenti della Regione, a prescindere dalla sede di erogazione delle cure. Questo può essere ottenuto concentrando le competenze e garantendo nel contempo una “rete di prossimità” per i bisogni semplici/frequenti, in modo tale da spostare il bambino (e le famiglie) solo quando è strettamente necessario, quando possibile invece si devono spostare i professionisti o le informazioni. In tal modo vengono garantite sicurezza/efficacia e alta professionalità a prescindere dalla sede di erogazione delle prestazioni.

Il Comitato regionale per l’assistenza pediatrica e adolescenziale, costituito con Decreto del f.f. Direttore Centrale Salute n. 728/SPS del 16/05/2018, si avvale anche di Gruppi multidisciplinari regionali per patologia, e il Comitato di Coordinamento della ricerca.

Le funzioni del Comitato regionale per l’assistenza pediatrica e adolescenziale comprendono il supporto alla programmazione regionale, il governo dell’appropriatezza dei percorsi assistenziali e l’identificazione dei criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni ambulatoriali e di ricovero.

La continuità assistenziale

L’IRCCS coordina l’attività di “Continuità assistenziale”, all’interno della quale sono stati sviluppati:
– il “Progetto Continuità” per conoscere tramite attività di ricerca strutturate le modalità organizzative della continuità delle cure in ambito pediatrico, prima con l’avvio del Progetto di Ricerca Corrente n. 17/2016 e poi con l’elaborazione di un Progetto che ha ottenuto il finanziamento da parte della Regione su “Continuità e Complessità in Pediatria” (approfondimento sull’assistenza e sui bisogni delle famiglie di bambini/e con patologie life-limiting e life-threatening);
– una nuova “Procedura Interaziendale per la continuità delle cure per bambini/e e adolescenti con bisogni complessi”, adottata da Burlo e ASUITs, inclusi i PLS/MMG, a partire dal 21 luglio 2017.
– il “Protocollo di intesa per la continuità delle cure per bambini/e e ragazzi/e con bisogni complessi” sottoscritto l’8 settembre 2017 da Burlo, ASUITs ed i Servizi Sociali dei Comuni degli ambiti socio-assistenziali 1.1, 1.2 e 1.3 dell’UTI Giuliana-Julijska MTU per definire e condividere gli impegni di tutti gli attori istituzionali coinvolti nella presa in carico di queste situazioni.

INDIRIZZO

Via dell’Istria 65/1
34137 Trieste

CONTATTI

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direzione.generale@burlo.trieste.it

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