Carta dei diritti del bambino in ospedale

copertina carta dei diritti del bambino in ospedale aopi

Scaricate qui la versione rinnovata della “Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale” redatta in collaborazione da AOPI e AGIA.

“Il bambino ha diritto a un aiuto e a un’assistenza particolari tesi a favorire il suo pieno sviluppo e la completa maturazione della sua persona sotto il profilo fisico, intellettuale, morale e sociale. La malattia può costituire per la persona di minore età un momento critico di dipendenza sia fisica che psicologica dagli adulti se non un ostacolo al suo percorso di crescita. Nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite e nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si afferma che le persone di minore età hanno diritto a ricevere aiuti, cure e assistenza e si riconosce il ruolo peculiare e centrale della famiglia per il loro armonico sviluppo e il benessere globale.
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza promuove e sostiene tutte le azioni volte a garantire pari opportunità nell’accesso alle cure delle persone di minore età, nell’esercizio del loro diritto alla salute e pari opportunità nell’accesso all’istruzione anche durante la degenza e nei periodi di cura. A tal fine condivide le finalità di AOPI perseguite con l’app Tommy e Ollie, un’applicazione per smartphone che propone ai più piccoli la lettura della Carta dei diritti del bambino in ospedale in un linguaggio child friendly.
Tutto il personale degli ospedali afferenti alla rete AOPI “Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani” si impegna a rispettare i diritti enunciati nella presente Carta e a garantirli a tutti i bambini e i ragazzi che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate, senza alcuna distinzione e a prescindere da ogni considerazione di razza, colore, sesso, lingua, religione, ogni opinione politica, origine nazionale, etnica o sociale, situazione finanziaria, incapacità, nascita o da ogni altra circostanza.
L’ AOPI è una associazione senza fini di lucro che promuove lo sviluppo culturale, scientifico e gestionale delle strutture assistenziali ad alta specialità dell’area materno-infantile e dell’età evolutiva. Ad AOPI partecipano le Direzioni Generali degli Ospedali Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Burlo Garofolo di Trieste, Regina Margherita di Torino, Bambino Gesù di Roma, Salesi di Ancona, Santobono-Pausilipon di Napoli, Civico Di Cristina di Palermo, il Dipartimento Salute della Donna e del Bambino (“La Pediatria”) dell’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Ospedale dei Bambini A.O.Spedali Civili Brescia, Presidio Pediatrico “Giovanni XXIII” A.O. Policlinico di Bari, Presidio Pediatrico “Osp. Infantile” Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, Dipartimento pediatrico A.O. Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, Dipartimento Materno – Infantile Azienda Ospedaliera G. Martino di Messina e Ospedale Materno-Infantile “Filippo Del Ponte” Asst dei Sette Laghi Polo Universitario di Varese. “

La garante per l’infanzia e l’adolescenza
Carla Garlatti

Il presidente AOPI
Alberto Zanobini

Dal 23 Marzo sarà disponibile sugli store IOS e Android l’applicazione in Realtà Aumentata AOPI con le avventure di Tommy e Ollie e la Carta dei Diritti del bambino in ospedale.

Diritto 1

Ho il diritto di stare bene in ospedale
L’ambiente ospedaliero deve assicurare la mia salute nel miglior modo possibile.

Diritto 2

Ho diritto a essere assistito in modo “globale”, ricevendo le attenzioni, le cure e l’assistenza necessarie al mio benessere
Il personale sanitario, oltre a curarmi, deve anche “prendersi cura” del bambino che sono, considerando ogni aspetto della mia vita.

Diritto 3

Ho il diritto di trovare uno spazio pensato per me. Chi si prende cura di me deve essere preparato e di buonumore
Durante la mia permanenza in ospedale lo spazio dedicato a me e agli altri piccoli pazienti deve essere piacevole e accogliente. Chi si prende cura di me deve essere preparato e di buonumore.

Diritto 4

Ho diritto al rispetto della mia identità e a essere chiamato con il mio nome
Il personale sanitario ha il dovere di chiamarmi con il mio nome e rispettare me, le mie abitudini e le mie credenze.

Diritto 5

Ho il diritto, quando è possibile, ad avere uno spazio tutto per me
La mia privacy deve essere rispettata, così come il diritto mio e della mia famiglia alla riservatezza e al pudore.

Diritto 6

Ho il diritto di continuare a mantenere attivi i miei rapporti affettivi
Devono essere favorite la mia crescita affettiva e le mie possibilità di socializzazione. Ho il diritto ad avere i miei genitori vicini, a muovermi liberamente nel mio reparto e portare con me i miei giochi.

Diritto 7

Ho il diritto di conoscere la mia malattia e le cure che riceverò con un linguaggio adatto a me
Ho il diritto di sapere il motivo per cui sono in ospedale e la terapia che dovrò affrontare. Chi si occupa di me deve essere attento a trovare il momento e lo spazio utilizzando modi giocosi e creativi.

Diritto 8

Ho il diritto di esprimere la mia opinione sulle cure che mi riguardano
Man mano che divento grande, e dopo averne parlato con i miei genitori, ho il diritto di conoscere tutte le cure possibili che i medici mi propongono.

Diritto 9

Ho il diritto di poter dire se sono d’accordo o no a ricevere terapie nuove in sperimentazione
Ho il diritto di sapere quando i medici mi propongono di ricevere terapie in sperimentazione e posso dire se sono d’accordo o meno nell’accettarle. I miei genitori devono essere sempre informati per essere in grado di parlarne con me.

Diritto 10

Ho il diritto di esprimere il mio dolore e di essere supportato insieme alla mia famiglia
Ho il diritto di manifestare le mie sofferenze e le mie paure e di essere sottoposto a interventi il meno possibile dolorosi. Anche mamma e papà hanno il diritto di essere aiutati in un momento così difficile.

Diritto 11

Ho il diritto di essere protetto da ogni forma di maltrattamento
Nessuno mi deve poter fare del male e quando questo capita, l’Ospedale deve essere capace di capirlo e di proteggermi.

Diritto 12

Ho il diritto di imparare a riconoscere i sintomi della mia malattia per saperli gestire
Ho il diritto di conoscere la mia malattia e come posso curarmi a casa. Per farlo, ho il diritto di imparare a gestire il più possibile in autonomia le terapie quotidiane nel periodo di ricovero.

Diritto 13

Ho il diritto di avere un rapporto privato con il medico per parlare di ciò che mi riguarda
Il personale sanitario deve essere preparato a rispondere alle domande riguardo i miei dubbi e le problematiche adolescenziali per fornirmi informazioni utili (per esempio, riguardo all’uso e/o abuso di sostanze stupefacenti e alcol, alla mia sessualità, ecc.).

Diritto 14

Ho il diritto di partecipare alla vita dell’ospedale
L’Ospedale che mi ospita deve rendere piacevole il mio soggiorno organizzando un calendario di attività che possa intrattenermi e rendere la mia presenza più piacevole (per esempio offrendo cinema, sport, teatro, giochi di società, clownterapia, pet therapy, ecc.).

 

Diritto 15

Ho diritto alle cure palliative
Se ho una malattia inguaribile, ho diritto a ricevere una cura che controlli il dolore e gli altri sintomi che mi danno sofferenza. A me e alla mia famiglia devono essere garantite la continuità delle cure, sia in ospedale che a casa e tutto il supporto di cui abbiamo bisogno. Ho il diritto di continuare i miei studi se costretto a prolungare la mia permanenza in ospedale.

 

Carta dei diritti del bambino in ospedale

copertina carta dei diritti del bambino in ospedale aopi

Scaricate qui la versione rinnovata della “Carta dei Diritti del Bambino in Ospedale” redatta in collaborazione da AOPI e AGIA.

“Il bambino ha diritto a un aiuto e a un’assistenza particolari tesi a favorire il suo pieno sviluppo e la completa maturazione della sua persona sotto il profilo fisico, intellettuale, morale e sociale. La malattia può costituire per la persona di minore età un momento critico di dipendenza sia fisica che psicologica dagli adulti se non un ostacolo al suo percorso di crescita. Nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite e nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si afferma che le persone di minore età hanno diritto a ricevere aiuti, cure e assistenza e si riconosce il ruolo peculiare e centrale della famiglia per il loro armonico sviluppo e il benessere globale.
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza promuove e sostiene tutte le azioni volte a garantire pari opportunità nell’accesso alle cure delle persone di minore età, nell’esercizio del loro diritto alla salute e pari opportunità nell’accesso all’istruzione anche durante la degenza e nei periodi di cura. A tal fine condivide le finalità di AOPI perseguite con l’app Tommy e Ollie, un’applicazione per smartphone che propone ai più piccoli la lettura della Carta dei diritti del bambino in ospedale in un linguaggio child friendly.
Tutto il personale degli ospedali afferenti alla rete AOPI “Associazione degli Ospedali Pediatrici Italiani” si impegna a rispettare i diritti enunciati nella presente Carta e a garantirli a tutti i bambini e i ragazzi che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate, senza alcuna distinzione e a prescindere da ogni considerazione di razza, colore, sesso, lingua, religione, ogni opinione politica, origine nazionale, etnica o sociale, situazione finanziaria, incapacità, nascita o da ogni altra circostanza.
L’ AOPI è una associazione senza fini di lucro che promuove lo sviluppo culturale, scientifico e gestionale delle strutture assistenziali ad alta specialità dell’area materno-infantile e dell’età evolutiva. Ad AOPI partecipano le Direzioni Generali degli Ospedali Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Burlo Garofolo di Trieste, Regina Margherita di Torino, Bambino Gesù di Roma, Salesi di Ancona, Santobono-Pausilipon di Napoli, Civico Di Cristina di Palermo, il Dipartimento Salute della Donna e del Bambino (“La Pediatria”) dell’Azienda Ospedaliera di Padova e l’Ospedale dei Bambini A.O.Spedali Civili Brescia, Presidio Pediatrico “Giovanni XXIII” A.O. Policlinico di Bari, Presidio Pediatrico “Osp. Infantile” Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, Dipartimento pediatrico A.O. Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna, Dipartimento Materno – Infantile Azienda Ospedaliera G. Martino di Messina e Ospedale Materno-Infantile “Filippo Del Ponte” Asst dei Sette Laghi Polo Universitario di Varese. “

La garante per l’infanzia e l’adolescenza
Carla Garlatti

Il presidente AOPI
Alberto Zanobini

Dal 23 Marzo sarà disponibile sugli store IOS e Android l’applicazione in Realtà Aumentata AOPI con le avventure di Tommy e Ollie e la Carta dei Diritti del bambino in ospedale.

Diritto 1

Ho il diritto di stare bene in ospedale
L’ambiente ospedaliero deve assicurare la mia salute nel miglior modo possibile.

Diritto 2

Ho diritto a essere assistito in modo “globale”, ricevendo le attenzioni, le cure e l’assistenza necessarie al mio benessere
Il personale sanitario, oltre a curarmi, deve anche “prendersi cura” del bambino che sono, considerando ogni aspetto della mia vita.

Diritto 3

Ho il diritto di trovare uno spazio pensato per me. Chi si prende cura di me deve essere preparato e di buonumore
Durante la mia permanenza in ospedale lo spazio dedicato a me e agli altri piccoli pazienti deve essere piacevole e accogliente. Chi si prende cura di me deve essere preparato e di buonumore.

Diritto 4

Ho diritto al rispetto della mia identità e a essere chiamato con il mio nome
Il personale sanitario ha il dovere di chiamarmi con il mio nome e rispettare me, le mie abitudini e le mie credenze.

Diritto 5

Ho il diritto, quando è possibile, ad avere uno spazio tutto per me
La mia privacy deve essere rispettata, così come il diritto mio e della mia famiglia alla riservatezza e al pudore.

Diritto 6

Ho il diritto di continuare a mantenere attivi i miei rapporti affettivi
Devono essere favorite la mia crescita affettiva e le mie possibilità di socializzazione. Ho il diritto ad avere i miei genitori vicini, a muovermi liberamente nel mio reparto e portare con me i miei giochi.

Diritto 7

Ho il diritto di conoscere la mia malattia e le cure che riceverò con un linguaggio adatto a me
Ho il diritto di sapere il motivo per cui sono in ospedale e la terapia che dovrò affrontare. Chi si occupa di me deve essere attento a trovare il momento e lo spazio utilizzando modi giocosi e creativi.

Diritto 8

Ho il diritto di esprimere la mia opinione sulle cure che mi riguardano
Man mano che divento grande, e dopo averne parlato con i miei genitori, ho il diritto di conoscere tutte le cure possibili che i medici mi propongono.

Diritto 9

Ho il diritto di poter dire se sono d’accordo o no a ricevere terapie nuove in sperimentazione
Ho il diritto di sapere quando i medici mi propongono di ricevere terapie in sperimentazione e posso dire se sono d’accordo o meno nell’accettarle. I miei genitori devono essere sempre informati per essere in grado di parlarne con me.

Diritto 10

Ho il diritto di esprimere il mio dolore e di essere supportato insieme alla mia famiglia
Ho il diritto di manifestare le mie sofferenze e le mie paure e di essere sottoposto a interventi il meno possibile dolorosi. Anche mamma e papà hanno il diritto di essere aiutati in un momento così difficile.

Diritto 11

Ho il diritto di essere protetto da ogni forma di maltrattamento
Nessuno mi deve poter fare del male e quando questo capita, l’Ospedale deve essere capace di capirlo e di proteggermi.

Diritto 12

Ho il diritto di imparare a riconoscere i sintomi della mia malattia per saperli gestire
Ho il diritto di conoscere la mia malattia e come posso curarmi a casa. Per farlo, ho il diritto di imparare a gestire il più possibile in autonomia le terapie quotidiane nel periodo di ricovero.

Diritto 13

Ho il diritto di avere un rapporto privato con il medico per parlare di ciò che mi riguarda
Il personale sanitario deve essere preparato a rispondere alle domande riguardo i miei dubbi e le problematiche adolescenziali per fornirmi informazioni utili (per esempio, riguardo all’uso e/o abuso di sostanze stupefacenti e alcol, alla mia sessualità, ecc.).

Diritto 14

Ho il diritto di partecipare alla vita dell’ospedale
L’Ospedale che mi ospita deve rendere piacevole il mio soggiorno organizzando un calendario di attività che possa intrattenermi e rendere la mia presenza più piacevole (per esempio offrendo cinema, sport, teatro, giochi di società, clownterapia, pet therapy, ecc.).

 

Diritto 15

Ho diritto alle cure palliative
Se ho una malattia inguaribile, ho diritto a ricevere una cura che controlli il dolore e gli altri sintomi che mi danno sofferenza. A me e alla mia famiglia devono essere garantite la continuità delle cure, sia in ospedale che a casa e tutto il supporto di cui abbiamo bisogno. Ho il diritto di continuare i miei studi se costretto a prolungare la mia permanenza in ospedale.